Consiglio Comunale del 26 febbraio 2020 a porte chiuse: ecco il resoconto

Approvati all'Unanimità il nuovo statuto e la nuova convenzione con l’Azienda Speciale Consortile Servizi Intercomunali

Data di pubblicazione:
27 Febbraio 2020
Consiglio Comunale del 26 febbraio 2020 a porte chiuse: ecco il resoconto

Porte chiuse, informazione aperta. Si è svolto ieri sera in assenza di pubblico il consiglio comunale convocato nelle scorse settimane dall’Amministrazione Comunale: la decisione del Comune è stata quella di radunarsi comunque in assemblea evitando però la presenza del pubblico in via cautelativa vista l’emergenza sanitaria in corso. «Una scelta di buon senso - spiega il presidente del consiglio comunale Angelo Gazzola -, perché in fin dei conti le direttive ministeriali e regionali impongono di evitare assembramenti. Dato il momento delicato abbiamo preferito avvisare la cittadinanza che l’assemblea si sarebbe svolta senza pubblico, ma chiaramente stiamo facendo tutto il possibile per informare la cittadinanza sull’andamento della seduta». Soltanto tre i punti all’ordine del giorno, dei quali uno solo di rilevante importanza. Infatti oltre all’approvazione dei verbali della seduta precedente e alle comunicazioni del sindaco, il consiglio ha portato in approvazione il nuovo statuto e la relativa nuova convenzione con l’Azienda Speciale Consortile Servizi Intercomunali (già Consorzio per i servizi alla persona), compresi il bilancio preventivo 2020 dell’azienda, il bilancio pluriennale fino al 2022 e il contratto di servizio fino al 2024. Al termine della trattazione e della discussione, il seguente punto è stato approvato con l’unanimità dei consiglieri presenti: «Abbiamo scelto di proseguire la nostra esperienza in quello che una volta si chiamava Consorzio per i servizi alla persona - spiega l’assessore alle politiche sociali Jessica Pandini -, perché è un’esperienza che ci ha sempre dato tanto, i servizi si sono sempre dimostrati all’altezza e crediamo con forza che la strada da seguire sia quella della collaborazione con gli altri comuni e non la divisione o la dispersione. Con il nuovo assetto ci sarà più omogeneità sulla dimensione dei paesi partecipanti, ma al tempo stesso l’ente potrà fornire più servizi rispetto al passato: non solo servizi alla persona dunque, ma penso banalmente alla gestione della privacy, piuttosto che ai trasporti o alla pubblicazione di bandi e gare come fa una centrale unica di committenza, e molto altro ancora».

Ultimo aggiornamento

Sabato 01 Maggio 2021