Nessun caso accertato di coronavirus a Lodi

Terminato da poco il vertice convocato dalla Prefettura di Lodi

Data di pubblicazione:
22 Febbraio 2020
Nessun caso accertato di coronavirus a Lodi

Come si apprende dal Comune di Lodi, si è concluso da poco il vertice convocato dalla Prefettura di Lodi per fare il punto della situazione, alla presenza del Prefetto Marcello Cardona, del Sindaco Sara Casanova, delle autorità sanitarie, dei rappresentanti delle forze dell'ordine, dell’Ufficio scolastico provinciale e di alcuni sindaci del territorio.
Nella città capoluogo non risultano fino ad ora accertati casi di contagio. 
Lodi quindi non rientra nel dispositivo del Ministero, e nella giornata di sabato 22 febbraio le scuole e gli uffici comunali rimarranno aperti.
«Siamo rimasti in contatto costante gli altri colleghi sindaci del territorio - dichiara il sindaco Andrea Torza -, per cercare di fare fronte comune in una situazione di emergenza come questa. La notizia che non ci siano casi accertati a Lodi in un certo senso ci solleva, anche se vogliamo esprimere solidarietà e conforto nei confronti dei paesi della bassa che più da vicino stanno vivendo questa emergenza».

Ricordiamo che San Martino in Strada NON rientra nei comuni i comuni sottoposti ai provvedimenti del Ministero della Salute. Che invece sono Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano.
Nel testo dell’ordinanza è resa obbligatoria la:
1.    Sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura, comprese le cerimonie religiose;
 
2.    Sospensione di tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità e dei servizi essenziali di cui agli articoli 1 e 2 della legge 12 giugno 1990, n.146, fatto salvo quanto disposto nei punti successivi;
 
3.    Sospensione delle attività lavorative per le imprese dei comuni sopraindicati, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali tra cui la zootecnia, e di quelle che possono essere svolte al proprio domicilio (quali, ad esempio, quelle svolte in telelavoro);
 
4.    Sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti nei comuni sopraindicati, anche al di fuori dell’area indicata, ad esclusione di quelli che operano nei servizi essenziali;
 
5.    Sospensione della partecipazione ad attività ludiche e sportive per i cittadini residenti nei predetti comuni indipendentemente dal luogo di svolgimento della manifestazione;
 
6.    Sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nei comuni sopraindicati;
 
7.    Sospensione della frequenza delle attività scolastiche e dei servizi educativi da parte della popolazione residente nei comuni sopracitati, con l’esclusione della frequenza dei corsi telematici universitari;
 
8.    Interdizione delle fermate dei mezzi pubblici nei comuni sopra indicati.
“I lavoratori impiegati nei servizi essenziali – si legge ancora nell’ordinanza – sono ammessi al lavoro previa verifica quotidiana dello stato di salute, con riguardo ai sintomi e segni della COVID19 a cura dei datori di lavori. La valutazione in merito al mantenimento e/o alla modifica delle presenti misure viene quotidianamente effettuata congiuntamente dal Tavolo di coordinamento di Regione Lombardia congiuntamente con le Autorità centrali”
 

Ultimo aggiornamento

Sabato 01 Maggio 2021